I -Trimestre 2006

Articolo: “New Conversations – Vicenza Jazz”
Tagliato lo scorso anno l’importante traguardo dei dieci anni di vita, “New Conversations – Vicenza Jazz” guarda in avanti, verso nuovi, stimolanti obiettivi: l’undicesima edizione del festival, che negli anni ha visto consolidare il proprio successo e il proprio prestigio anche oltre i confini nazionali, si svolgerà dal 13 al 20 maggio e si preannuncia particolarmente ricca di motivi di interesse. “Miles & Trane: indimenticabili quegli anni” è il titolo scelto quest’anno da Riccardo Brazzale, direttore artistico del festival: titolo che evoca i tempi della cruciale collaborazione tra Miles Davis e John Coltrane, due musicisti che per molti degli ospiti del festival sono stati e sono un’inesauribile fonte di ispirazione. Durante le intense giornate della kermesse ci sarà anche spazio per molto altro, incluso uno sguardo da vicino al florido panorama del jazz britannico, prima tappa di un viaggio attraverso l’Europa che in futuro toccherà altri paesi come la Germania, la Francia e l’Olanda. Anche nel 2006 “New Conversations – Vicenza Jazz” conferma, dunque, la propria naturale vocazione propositiva, celebrando il passato ma sempre in rapporto all’attualità, con un articolato e variegato programma al cui interno coabitano anime stilistiche diverse, a volte persino in apparente contrasto tra loro. 

Precedute da un prologo chitarristico che mercoledì 3 maggio vedrà salire sul palcoscenico del Teatro Olimpico lo statunitense Tommy Emmanuel, per una serata in collaborazione con il “Soave Guitar Festival”“Vicenza Jazz” si aprirà ufficialmente sabato 13 alle 21 in Piazza dei Signori con il quartetto di Diane Schuur. Da molti indicata come la vera first lady dell’odierno firmamento vocale jazzistico, Diane Schuur si esibirà assieme al chitarrista Rod Fleeman, al contrabbassista Scott Steed e al batterista Reggie Jackson. Il concerto è organizzato in collaborazione con I.P.A.S.V.I. – collegio provinciale di Vicenza. 

Domenica 14 la festa di suoni si aprirà con la spettacolare street parade pomeridiana deiFunk Off per le vie del centro storico e culminerà nel concerto serale, ancora in Piazza dei Signori, del gruppo Italuba del batterista cubano Horacio “El Negro” Hernandez, portabandiera del più scoppiettante latin jazz.

Lunedì 15 il festival si trasferirà all’Auditorium Canneti, in occasione dei concerti del quintetto del pianista Andrew Hill, musicista di grande rigore espressivo nel cui gruppo suona un altro storico jazzman quale il trombettista Charles Tolliver, e di due icone del British Jazz, il sassofonista John Surman e il pianista John Taylor, quest’ultimo impegnato anche all’organo a canne.

La sera dopo, al Teatro Astra, saranno di scena il quartetto del sassofonista Archie Shepp, eroe della stagione del free jazz (che a Coltrane dedicò uno dei suoi primi dischi,Four For Trane) tuttora in grado di regalare emozioni forti, e un gruppo italiano costituito all’insegna di uno dei massimi capolavori del jazz: quel Kind of Blue che rimane una delle testimonianze più preziose del sodalizio tra Miles Davis e Coltrane. A rileggere brani immortali come “All Blues” e “So What” sarà un sestetto capitanato dal contraltistaRosario Giuliani e comprendente, tra gli altri, il trombettista Flavio Boltro e il pianistaEnrico Pieranunzi

Mercoledì 17 il Teatro Olimpico farà quindi da suggestivo sfondo a due sofisticate voci femminili: l’inglese Norma Winstone, che si esibirà in duo con il raffinato pianista americano Fred Hersch, e Janis Siegel, da sempre una delle colonne portanti dei celebriManhattan Transfer e nella circostanza leader di un proprio quartetto. 

Tutta inglese sarà la serata di giovedì 18, di nuovo all’Auditorium Canneti: ne sarà principale protagonista il pianista Stan Tracey, uno dei pionieri ed eminenza grigia del jazz moderno d’oltre Manica, invitato a Vicenza in vista delle ottanta candeline che spegnerà il prossimo 30 dicembre. Stan Tracey si ascolterà in combinazioni diverse che via via vedranno entrare in scena la stessa Norma Winstone, i sassofonisti Evan Parker eBobby Wellins e il batterista di origine sudafricana Louis Moholo

Per le ultime due serate di “New Conversations – Vicenza Jazz 2006” si tornerà al Teatro Olimpico, dove venerdì 19 è atteso il pianista Brad Mehldau, stella tra le più luminose dell’odierno firmamento jazzistico che tornerà a Vicenza in versione solitaria, a distanza di quattro anni dal suo precedente, applauditissimo concerto in trio. Altro beniamino del pubblico vicentino è Paolo Fresu, che sabato 20 si cimenterà con altre due pietre miliari della vasta discografia davisiana: nella prima parte della serata il trombettista sardo eseguirà i brani di Birth of The Cool, alla testa di un gruppo di nove elementi che rispecchia l’organico originario di questo album epocale, mentre nella seconda interpreterà, con l’apporto della Orchestra Jazz della Sardegna, le partiture concepite per l’opera folk Porgy and Bess di Gershwin, ovviamente con gli arrangiamenti congegnati da Gil Evans per la tromba del divino Miles. 

E, da consolidata consuetudine, le giornate di “New Conversations - Vicenza Jazz” saranno scandite anche quest’anno da numerosi altri eventi che nell’insieme costituiranno molto più di un semplice corollario agli appuntamenti principali. Tradizione nella tradizione, il“Jazz Cafè Trivellato”, allestito come nel 2005 al Salone degli Zavatteri (Basilica Palladiana), sarà il punto di riferimento obbligato per chi vorrà ascoltare musica fino a tarda notte, a partire già dall’11 maggio: la programmazione di questo autentico jazz club sito nel cuore della città è quest’anno realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Panic Jazz Club. Il filo conduttore anche al “Jazz Café Trivellato” sarà quello del confronto fra jazz italiano e inglese con il quartetto di Don Weller e il sestetto Hexad capeggiato da Stan Tracey. Ma vi saranno anche il Paolo Birro Trio con Julian Arguelles, i quartetti di Maria Pia De Vito, di Antonio Ciacca (con Wess Anderson) e di Franco D’Andrea, gli High Five, il trio di Gianluca Petrella, oltre all’Ensemble della Scuola Thelonious che aprirà il programma giovedì 11 maggio.

Il jazz risuonerà anche in altri locali della città e della provincia, nelle chiese e nei cortili di antichi palazzi. Particolarmente significativo sarà lo spazio denominato “Area Free” collocato al LAMeC (Basilica Palladiana) nei pomeriggi di venerdì 19 (dalle 18 alle 19.30) e sabato 20 (dalle 15 alle 18.30), dove si esibiranno sia giovani promesse europee come il pianista ungherese Danny Szabo, sia l’avanguardia inglese di Stan Tracey, Evan Parker e Louis Moholo, sia la pianista e cantante Annette Peacock, autrice e interprete di canzoni di rara eleganza. Ampio risalto sarà poi dato alla didattica, con seminari e incontri di studio organizzati in collaborazione con il Conservatorio “A. Pedrollo”, con la Scuola di Musica “Thelonious” di Vicenza e con l’Istituto Musicale Veneto “Città di Thiene”. Da segnalare, infine, le mostre di pittura e scultura di due artisti inglesi, Neil Ferber e Phil Morsman, allestite al LAMeC e al Salone degli Zavatteri, oltre a due mostre di fotografia su quegli “anni indimenticabili”. 

“New Conversations – Vicenza Jazz” è organizzato da Comune di Vicenza - Assessorato alle Attività Culturali e da Trivellato Mercedes Benz, in concorso con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Veneto, AIM, Fiera di Vicenza, Blue Point Srl e in collaborazione con Associazione Panic Jazz Club e la Confcommercio di Vicenza.

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